La polemica sul VAR: il caso Ranieri e il rigore contestato

Il tecnico della Roma critica l'uso del VAR dopo la sconfitta contro l'Atalanta.

Il contatto che ha fatto discutere

La partita tra Roma e Atalanta, terminata con una sconfitta per i giallorossi, ha sollevato un acceso dibattito riguardo all’utilizzo del VAR. Al 64′ minuto, l’arbitro Sozza aveva inizialmente concesso un calcio di rigore alla Roma per un contatto tra Koné e Pasalic.

Tuttavia, dopo un’on field review, la decisione è stata ribaltata, scatenando le ire di Claudio Ranieri, allenatore della Roma. Ranieri ha espresso il suo disappunto, sottolineando come il VAR non sia stato utilizzato in modo corretto, lasciando intendere che la decisione finale fosse ingiusta e che avesse influito sul risultato della partita.

Le parole di Ranieri e la risposta di Marelli

In un’intervista post-partita, Ranieri ha dichiarato: “Come può un arbitro affermare che non ci sia stato contatto?”. Le sue parole evidenziano la frustrazione di un tecnico che si sente penalizzato da decisioni che, a suo avviso, non riflettono la realtà dei fatti. A supporto della sua posizione, è intervenuto Luca Marelli, ex arbitro e attuale moviolista, che ha analizzato la situazione. Secondo Marelli, il contatto tra i due giocatori è stato minimo e non sufficiente per giustificare un calcio di rigore. Ha affermato che non si è trattato di un fallo, ma piuttosto di un normale contrasto di gioco, evidenziando come per concedere un rigore sia necessario un ostacolo chiaro, che in questo caso non c’era.

Il VAR e le sue controversie

Il dibattito sull’uso del VAR continua a infiammare gli animi nel mondo del calcio. Le decisioni arbitrali, già di per sé soggette a interpretazione, diventano ancora più complesse quando si introducono tecnologie che dovrebbero garantire maggiore equità. Tuttavia, come dimostrato dal caso di Ranieri, le controversie non mancano. Molti allenatori e tifosi si chiedono se il VAR stia realmente migliorando il gioco o se, al contrario, stia creando confusione e frustrazione. La questione del rigore non concesso alla Roma è solo l’ultima di una lunga serie di episodi che mettono in discussione l’affidabilità di questo strumento. La speranza è che, con il tempo, si possa trovare un equilibrio che soddisfi tutti gli attori coinvolti nel mondo del calcio.

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