Buon vento e nuove avventure, Montjuïc. Grazie a tutti. Il Barcelona ha detto addio, a meno di imprevisti, al suo stadio, casa per due stagioni. La conclusione è stata suggestiva, con una bella sfida contro un avversario di valore, ma con un finale che ha lasciato un leggero sapore amaro sulla festa.
La partita è risultata lunga per il Barcelona, proprio come certa parte della stagione. È stata, come gran parte della campagna, una giornata di rimonte. Dopo aver ribaltato il goal iniziale di Ayoze, infortunatosi poco prima dell’intervallo, grazie a Lamine Yamal e Fermín, i blaugrana hanno visto, nel secondo tempo, il Villarreal, che aveva ancora obiettivi da raggiungere, pareggiare con le reti di Comesaña e Buchanan.
Con gli esami finali già svolti e superati con ottimi risultati, era l’occasione di godersi una bella partita di calcio contro uno dei team più in forma, il Villarreal, tornato a casa con il biglietto per la prossima Champions. E il Barça? Ha adempiuto ai suoi doveri senza mai smettere di cercare la vittoria. Tuttavia, la situazione non era delle migliori e le circostanze erano ciò che erano. Sebbene il risultato non fosse trascurabile, era inevitabile una certa rilassatezza. Flick desiderava vincere e lo ha dimostrato schierando una formazione solo con tre cambi rispetto all’undici titolare delle ultime gare: il ritorno di Ter Stegen tra i pali, l’inserimento di Fermín, che avverte la stagione corta mentre per altri sembra eterna, e Gavi, che nel primo tempo ha recitato il ruolo di mediano, passando poi a interno non appena De Jong è subentrato, distribuitosi i minuti equamente con Pedri.
Il Barcellona ha riproposto sia i punti di forza che le debolezze che l’hanno caratterizzato per gran parte della stagione: ha controllato il gioco, ma si è trovato costretto a recuperare dopo aver subito un gol molto presto. Per gran parte dell’incontro, ha messo sotto pressione l’avversario, affidandosi alla pericolosità di Lamine Yamal, mantenendo un ritmo elevato e una marcatura aggressiva, ma sempre sul filo del rasoio. Bastarono pochi minuti per capire che la giornata si preannunciava simile a quelle memorabili di festa, e anche di post-festa. Le vittorie recenti in Coppa e Liga, insieme alla celebrazione per le strade, hanno reso un po’ difficile il riadattamento alla competizione. Dall’altra parte, il Villarreal, noto per rovinare le feste al Camp Nou, ha cercato immediatamente di sfruttare il momento di scarso ritmo dei catalani. È interessante notare che questo Barcellona ha spesso concesso opportunità agli avversari nei primi minuti, come accaduto nel recente Clásico contro il Real Madrid, nelle semifinali di Coppa contro l’Atlético, e negli scontri con l’Inter in Champions. Anche il Villarreal non ha fatto eccezione e ha beneficiato di questa abitudine del campione di Liga e Coppa. Ayoze ha segnato grazie a un cross di Pepe, che aveva ricevuto un lungo passaggio oltre Gerard Martín. Sulla corsia, ha fatto un bel movimento, ha centrato e Ayoze ha segnato senza opposizione. Dopo poco, un’altra incursione, questa volta di Baena, sulla stessa fascia, un cross e un tentativo di Ayoze, che ha sfiorato il gol. Dopo aver conquistato il vantaggio, il Barcellona doveva ora gestire il gioco e cercare di capitalizzare la sua azione offensiva, mentre il Villarreal si mostrava vigile, pronto a lanciarsi in contropiede.
Fermín se mostró como una amenaza constante, jugando en una posición de media punta y destacándose por su movilidad y deseo de marcar. Muy inquieto, estuvo cerca de hacer gol desde el área pequeña, pero el portero Junior logró desviar su tiro. Poco después, fue importante en un impresionante cabezazo de Lewandowski tras un centro extraordinario de Eric, otro de los jugadores más activos del FC Barcelona en ese momento.
Cuando el juego comenzó, Lamine Yamal se hizo notar desde el principio. El talentoso jugador se asoció con Eric por la banda derecha, se adentró en el área y con un potente disparo con su pie izquierdo, coló el balón ajustadamente al poste derecho, en lugar de a la escuadra como lo había hecho en un partido anterior. Fue otro gol impresionante. Ya en los minutos finales, recibió un pase de Fermín, eludió a dos defensores en un espacio reducido y su tiro impactó en el travesaño. Fermín, que había mostrado un gran esfuerzo, merecía ver recompensado su trabajo tras el gol que se le había anulado en el Clásico. Con rapidez, aprovechó un rebote de la defensa, ejecutó un disparo potente y esta vez logró superar a Junior.
Así, Lamine Yamal y Fermín se convirtieron en los goleadores, repitiendo la hazaña del Baix Llobregat. El Villarreal no tardó en regresar a la contienda después de medio tiempo. Una entrada sencilla desde la segunda línea permitió a Comesaña quedar frente a Ter Stegen y, con una delicada vaselina, logró el 2-2. A pesar de que el Barcelona dominó después del empate, no generó suficientes oportunidades claras para marcar, limitándose a acercamientos al área y disparos lejanos sin peligro, mostrando una falta de efectividad en su ataque.
Quando il Villarreal ha intensificato la sua pressione, ha segnato la terza rete, realizzata da Buchanan su un cross laterale. Ter Stegen, nel suo ritorno tra le mura amiche, non era riuscito a parare nemmeno un tiro.