L’Alavés ha detto addio a due dei suoi giocatori più rappresentativi

Il Deportivo Alavés ha annunciato oggi la partenza del difensore marocchino Abdel Abqar, che lascia il club di Vitoria dopo aver trascorso cinque stagioni da titolare. Nonostante i molteplici tentativi della squadra per convincere il centrale africano a rinnovare il contratto, le trattative non hanno avuto successo.

Abqar si è unito al club nella stagione 2020-21, proveniente dal Malaga, inizialmente per giocare nella squadra B, ma dopo un anno è stato promosso in prima squadra all’età di 22 anni. Durante la stagione della promozione in Primera División, si è rivelato un giocatore fondamentale, collezionando 35 presenze e dimostrandosi un elemento chiave nel suo esordio nella massima categoria.

Negli ultimi due anni, il difensore ha partecipato a 56 partite ufficiali ed è stato un atleta significativo per gli allenatori che si sono succeduti. La sua partenza si aggiunge a quella di Aleksandar Sedlar, che lascia il Vitoria dopo tre annate e 43 partite indossando la maglia del ‘Glorioso’. Sedlar, arrivato nel team basco nell’estate del 2022, ha preso una nuova direzione dopo la scadenza del suo contratto.

In un comunicato ufficiale, il club ha espresso “profonda gratitudine” ad Abqar per il suo impegno, dedizione e qualità umana dimostrate nel corso degli anni, augurandogli “tutti i successi nei suoi futuri impegni”. Il difensore è stato un elemento cruciale per la promozione in Primera e un punto di riferimento sia dentro che fuori dal campo.

Sedlar ha subito una grave infortunio al legamento crociato anteriore e al menisco della sua gamba sinistra, costringendolo a ripartire da zero per recuperare la sua forma. Sebbene il Alavés abbia rinnovato il suo contratto dopo l’infortunio, il giocatore non è riuscito più a riconquistare il suo posto in squadra, disputando solamente 10 partite nell’ultimo campionato, una delle quali nella Coppa del Re.

Un’altra amichevole internazionale per il Levante durante la preparazione estiva

Filipe Luis proietta il suo avvenire in Europa: “Simeone è stata la nostra fonte di ispirazione per intraprendere questa strada”