Rafa Mir, in un messaggio pubblicato sui social network lunedì, ribadisce la sua innocenza sottolineando quanto sia “infondata” l’accusa di violenza sessuale che gli è stata fatta dopo una festa tenuta nella sua villa. L’attaccante del Valencia si mette a disposizione della giustizia e chiede scusa al club, allo staff tecnico, ai suoi compagni di squadra e ai tifosi per aver violato le regole interne degli orari.
Rafa Mir è stato rilasciato sotto libertà vigilata mercoledì, ma è sotto indagine per un reato di violenza carnale, con provvedimenti cautelativi dopo essere comparso davanti al giudice del Tribunale del Preliminare 8 di Llíria. Domenica, due donne hanno denunciato che Mir e il suo amico e calciatore Pablo Jara le hanno violentate nella casa dell’attaccante, dove erano andate dopo essersi incontrate in un nightclub.
Entrambi i calciatori sono stati arrestati dalla Guardia Civil e nel caso di Jara è anche stato rilasciato con libertà vigilata indagato per violenza sessuale e lesioni personali. Ecco il comunicato completo: “Dopo un periodo di riflessione, voglio ribadire la mia innocenza, ribadendo il contenuto del comunicato rilasciato dal mio avvocato Jaime Campaner. Appena è stato possibile lavorare a pari condizioni con l’accusa, il caso ha preso una piega importante che dimostra quanto sia infondata l’accusa. Ho piena fiducia nell’amministrazione giudiziaria di questo paese, con la quale ho collaborato fin dal primo momento per chiarire i fatti. Pertanto, desidero esprimere le mie più sincere e profonde scuse al mio club, al Valencia CF, allo staff tecnico, ai miei compagni di squadra e soprattutto ai tifosi del Valencia, per aver violato, anche se in un giorno libero, le rigide regole sugli orari che si aspettano da un professionista, specialmente dopo un inizio di stagione lontano dalle nostre aspettative. Da ora in poi, come calciatore professionista, tutta la mia energia sarà dedicata a sostenere il mio club e i miei compagni”.
Non voglio dimenticare di ringraziare la mia famiglia per l’affetto e il sostegno che mi hanno sempre mostrato. Il vostro amore e la realtà mi aiuteranno a superare questo periodo traumatico che sto attraversando. Detto questo, seguendo il suggerimento del mio avvocato, ci concentreremo sul tribunale e non sui media o sui social network”.