In un’atmosfera di tensione, aggravata dalla controversa decisione di annunciare il prolungamento del contratto di García Pimienta dopo solo sette giornate giocate, i tifosi di Siviglia hanno poco da cui trarre conforto. L’entusiasmo è ai minimi storici, con un calo preoccupante della qualità della rosa e un tetto salariale che è il più basso tra prima e seconda divisione.
Tuttavia, martedì scorso i tifosi hanno trovato un barlume di speranza in due delle nuove acquisizioni di questa stagione, firmate dal direttore sportivo Víctor Orta. Chidera Ejuke, al minuto 85, ha segnato il gol salvatore per il Siviglia in una difficile partita contro il Valladolid (2-1), una grande azione che ha fruttato tre preziosissimi punti per una squadra in cerca di risalita.
Prima, un’altra scommessa del manager sportivo di Madrid, Gerard Hernández, noto come ‘Peque’, ha dimostrato di essere un giocatore capace di infondere ottimismo nell’attacco. Ha segnato il primo gol sebbene Pulido Santana abbia attribuito il merito nel tabellino al difensore del Valladolid, David Torres, in un autogol, dando vita a un’azione offensiva che ha sentito la mancanza di Isaac Romero, assente per infortunio. Ejuke, arrivato a parametro zero dopo aver svolto un contratto nel calcio russo e aver trascorso un anno in prestito all’Amberes, è un giocatore che ha catturato l’attenzione fin dalla pre-stagione. A 26 anni, ha la capacità di creare scompiglio, essendo stato il più dribblatore dellaLiga prima della settima giornata, nonostante fino a quel momento mostrasse una certa mancanza di qualità nel portare a termine le azioni e non limitarsi a un calcio esplosivo e pirotecnico. Contro il Valladolid, come a Vitoria, è rimasto in panchina, ma il suo ingresso in campo è stato decisivo.
Prima del gol finale, Peque aveva già l’opportunità di segnare in un contrattacco, ricevendo un passaggio da Lukébakio, ma il suo tiro, sebbene ben orientato, fu fermato da Hein. Tuttavia, è stato il suo gol all’85esimo minuto ad illuminare e far esplodere di gioia il Sánchez Pizjuán, scatenando anche l’invasione di campo di tutta la panchina di García Pimienta. In seguito a un recupero del pallone da parte di Peque e Gudelj, Peque ha ricevuto il pallone all’ingresso dell’area di rigore, ha dribblato i difensori nel lato destro e ha passato il pallone sul lato sinistro, segnando così il 2-1. Dopo aver segnato 19 gol nella Liga Hupermotion con il Racing de Santander, Peque, a soli 22 anni, è diventato la star di questo Sevilla, che ha pagato la sua clausola di rescissione (4 milioni di euro) per acquisirlo. Nella sua terza partita da titolare, Peque ha dimostrato ancora una volta la sua vivacità e la sua capacità di giocare efficacemente tra le linee. Ha partecipato direttamente al primo gol, ricevendo un passaggio da Lukébakio. Nonostante il tocco finale sul gol sia stato dato da David Torres togliendogli il merito, Peque ha vinto il cuore dei tifosi di Siviglia con la sua intelligenza calcistica. Nonostante la sua leggerezza in fase di pressione, Peque supporta anche la squadra, come dimostrato dal suo contributo al recupero del gol del 2-1 di Ejuke. Si potrebbe anche aver deciso della partita prima di quanto previsto con un controllo di petto in area di rigore e un tiro a rete che però è stato ben parato da Hein. Nonostante le critiche per molte delle sue decisioni controverse, almeno contro il Valladolid Víctor Orta può gioire nel vedere due dei suoi acquisti estivi, Ejuke e Peque, dare punti vitali alla sua squadra.