La Real Sociedad deve reagire rapidamente sotto il profilo calcistico per avere la possibilità di conquistare una vittoria in un Metropolitano sempre ostico, contro l’Atlético. Questa vittoria è fondamentale per mantenere viva la speranza di qualificazione europea, visto che anche un pareggio potrebbe far aumentare a cinque punti il distacco dalla settima posizione e a tre dall’ottava, complicando ulteriormente la situazione, considerando che molti avversari diretti devono ancora perdere punti affinché la Real possa avanzare.
Con soltanto tre partite rimaste e il gol differenziale sfavorevole nei confronti dei rivali, la situazione è critica.
Il compito è arduo e rappresenterebbe un ulteriore traguardo per la squadra di Imanol, che non ha mai trionfato in cinque occasioni in quel campo.
In alcune circostanze le decisioni arbitrali non sono state a favore, in altre ci sono stati errori sia in fase difensiva che offensiva, con soltanto due punti guadagnati su quindici in questa fase. Le prestazioni recenti contro Alavés e Athletic non incoraggiano affatto. Imanol deve ristrutturare la squadra per cercare di ottenere risultati migliori, affrontando vari aspetti fondamentali da migliorare, soprattutto considerando il contesto e l’avversario di domani, di una categoria superiore e senza pressioni. La Real deve aumentare la propria determinazione, l’impegno e l’energia se vuole portare a casa i tre punti.
Non subire gol per la prima volta con Imanol
La Real ha dimostrato di sapersi difendere bene in gran parte delle visite al Metropolitano, avvicinandosi alla vittoria in qualche occasione e ottenendo punti in altre; tuttavia, non ha mai vinto con Imanol in panchina. Questo potrebbe essere legato al fatto che la Real non è mai riuscita a mantenere la porta inviolata durante le cinque visite dell’allenatore oriotarra allo stadio dell’Atlético. Infatti, le tre vittorie in casa contro la squadra di Simeone sono arrivate in incontri in cui l’avversario non ha segnato. Non ci sarà il titolare Julián Álvarez, ma sarà presente un ex giocatore della Real molto motivato come Sorloth, insieme a Griezmann.
La squadra txuri urdin ha mostrato difficoltà nel difendere la propria porta, ma con il ritorno di Jon Martín nella formazione titolare, atteso per questo sabato, la retroguardia ha acquisito maggiore solidità. A Vitoria si è avvicinata a una vittoria e contro l’Athletic ha finalmente mantenuto la porta inviolata dopo dodici partite di tutte le competizioni, in cui aveva subito almeno un gol, per un totale di 24 reti incassate in un periodo complicato. Aguerd è tornato in campo dopo aver recuperato dalla sua infortunio e anche Zubeldia farà il suo ritorno.
È cruciale avere successo nella fase di finalizzazione
La Real ha attualmente un saldo negativo in termini di gol in Liga, con 32 realizzazioni e 37 subiti, che dimostra le difficoltà offensive affrontate in questa stagione. Oyarzabal è il miglior marcatore della squadra con otto gol, e ha recentemente intensificato i suoi sforzi per migliorare il proprio rendimento. Per avere possibilità di vittoria al Metropolitano, i txuri urdin dovranno ritrovare la capacità di segnare che avevano in passato, visto che con Imanol hanno sempre realizzato almeno una rete nelle loro cinque visite precedenti. In generale, hanno fallito nel segnare contro i colchoneros solo tre volte, tutte ad Anoeta. Affronteranno anche due ex giocatori della Real, Le Normand e Galán, nella difesa avversaria.
Sarà essenziale che gli attaccanti selezionati da Imanol, assieme ai centrocampisti offensivi e ai difensori che si inseriscono, siano al loro meglio in fase conclusiva per capitalizzare le occasioni che avranno, che, se la Real continuerà su questa strada, potrebbero essere limitate. Sarà importante anche cercare di catturare più palloni nei cross verso l’area avversaria.
Essere in vantaggio è quasi sinonimo di vittoria, mentre non riuscirci equivale quasi a perdere. La Real deve portarsi in vantaggio per avere possibilità di successo a Madrid. Infatti, i giocatori della Real Sociedad non riescono a ribaltare un incontro per ottenere la vittoria da oltre un anno, precisamente 427 giorni, dall’ultima volta avvenuta a Granada. Da quel momento, solo due volte hanno cambiato il risultato, ma entrambe le partite si sono concluse in pareggio. In questo campionato, su 17 trasferte, in due occasioni non ci sono stati gol, e in nove partite sono stati i rivali a passare in vantaggio, riuscendo a conquistare solo tre punti grazie a pareggi in queste 11 sfide. È fondamentale quindi prendere l’iniziativa, poiché quando ci riescono, diventano quasi inarrestabili. In effetti, sono la seconda squadra che ha ottenuto più punti dopo aver segnato il primo gol, con un totale di 37; solo l’Athletic ha fatto meglio con 42, avendo trovato più volte la rete per primo. Anche se in media, la Real ottiene un punteggio più alto per incontro (2,64 rispetto al 2,61 dell’Athletic). I txuri urdin sono andati in vantaggio 14 volte e hanno perso solamente una volta, contro l’Alavés ad Anoeta, in inferiorità numerica. Inoltre, solo il Rayo Vallecano è riuscito a strappare un pareggio (2-2). Tutte le altre partite sono terminate in vittoria, per un totale di 12, contro squadre come Espanyol, Girona, Sevilla, Leganés e Las Palmas in trasferta, e contro Valladolid, Leganés, Espanyol, Villarreal, Betis, Barcellona e Valencia in casa.
L’energia senza palla e la fluidità con essa
L’assenza di questa vitalità è uno degli aspetti più evidenti rispetto alla leggendaria Real di Imanol, e influisce negativamente sulla capacità di generare occasioni e di finalizzare, oltre a ridurre le opportunità in fase offensiva dopo un recupero di palla. La Real ha bisogno di recuperare l’energia necessaria per pressare senza pallone e attaccare alto, una delle sue principali caratteristiche, ma anche per garantire che le idee siano più fluide con la sfera, aspetto in cui si è registrato un calo significativo.
È compito dell’intero team migliorare il gioco con il pallone, evitando uno stile troppo prevedibile. Ci sono due zone cruciali in questo processo: il centrocampo e le fasce. Imanol dovrà assicurarsi che a Madrid i suoi centrocampisti e Zubimendi possano chiudere gli spazi, recuperare palla e gestire il gioco in modo più fluido, puntando a creare occasioni di qualità per andare verso Oblak. Anche nelle situazioni di gioco statico con il pallone, la mobilità dei centrocampisti sarà fondamentale per generare opportunità che permettano di avanzare. Questa strategia potrebbe avvantaggiare i giocatori sulle fasce, che dovranno aggiungere ritmi elettrici e precisione alle loro azioni, portando aggressività e pericolo per ottenere risultati positivi o almeno per creare occasioni da gol.
Essere efficaci nei cross laterali e nelle situazioni di palla ferma
L’Atlético ha sempre eccelso nel gioco a palla ferma e nei cross laterali sotto la direzione di Simeone. Questo anno ha avuto momenti di instabilità, come dimostrato dalla difficoltà nel confronto in Coppa con il Barça. La Real ha sofferto molto in queste situazioni negli ultimi anni, perdendo numerosi punti in questo modo. In un match come quello al Metropolitano, per cercare di evitare di subire gol per la prima volta con Imanol, è necessario rinforzare la difesa in queste circostanze, ma è fondamentale anche migliorare le prestazioni in fase offensiva.
In questo contesto, è fondamentale il ruolo di Jon Martín, che guida il ranking europeo per duelli aerei vinti con un impressionante 84,5%. La sua presenza è rivelatasi estremamente pericolosa nell’area avversaria ed essenziale nella propria difesa nelle azioni provenienti dalle fasce, sia durante i calci piazzati che nel gioco in movimento. Zubeldia e Aguerd hanno mostrato maggiori difficoltà in questo aspetto per tutta la stagione, al contrario di Aritz, ora tornato in panchina, e di Pacheco, che ha limitate chance di scendere in campo.