L’Athletic si conferma come una formazione solida. Sebbene in questa fase finale non stia sfoggiando un gioco particolarmente spettacolare, è davvero difficile riuscire a perforare la sua difesa, un elemento da considerare. La qualificazione per la Champions League è il frutto di un lavoro di squadra ben strutturato, che diventa fondamentale nei momenti di difficoltà o quando gli avversari sono particolarmente pressanti.
Inoltre, l’Athletic ha la miglior difesa della Liga e la partita contro il Getafe ha segnato la quarta volta consecutiva in cui non ha subito gol.
Il match al Coliseum non è iniziato sotto i migliori auspici per il pubblico neutrale, ma i leoni hanno saputo migliorare il loro gioco, infliggendo un colpo decisivo negli ultimi quindici minuti.
La stanchezza accumulata, il turno infrasettimanale, la tensione crescente per il tempo che scorre e un Getafe che sembrava accontentarsi di un punto per garantirsi la salvezza virtuale hanno caratterizzato la partita. A questo si aggiunge la pressione psicologica dopo cinque sconfitte consecutive senza segnare. Ora sono sei partite senza gol e cinque sconfitte.
Le fasi di gioco erano brevi e non si è visto molto ballo lungo. La maggior parte del gioco è avvenuta centralmente, con i giocatori che tendevano a guardare più verso il cielo che verso il campo. L’Athletic, sia per scelta che per necessità, ha fatto affidamento principalmente su lanci diretti. La partita era destinata a rivelarsi ardua, come dimostrato dalle scelte strategiche e dalla disposizione dei giocatori in campo. Senza Galarreta e Sancet, con Berenguer sulla destra e Guruzeta e Maroan come punti d’appoggio.
All’interno del campo, la gestione della palla è stata principalmente affidata ai difensori centrali, con un evidente predominio sulla fascia destra. Durante una di queste manovre, tra Vivian e Berenguer, è stata quasi fischiata una penalty per un tocco di mano di Alderete. Unai Simón ha dovuto affrontare notevolmente meno occasioni rispetto alla stagione precedente, grazie all’efficace lavoro di contenimento svolto da Vivian e Yeray. In particolare, Vivian ha mostrato grande abilità nella prima metà, intervenendo su un passaggio di Álvaro che avrebbe liberato Uche.
Vivian ha già segnato quattro reti in questa stagione, tutte in competizione di campionato.
Il gioco lungo ha iniziato a dare segni di efficacia con un’intesa fra Vesga e Guruzeta subito dopo l’intervallo. Pochi minuti dopo, Sancet è entrato in campo, mostrando maggiore disponibilità a inserirsi tra le linee, contribuendo così a unprogressivo miglioramento del gioco dell’Athletic. La squadra ha spinto il match nei pressi dell’area avversaria fino a quando Guruzeta ha trovato il gol.
Negli ultimi istanti, il team ha dovuto rimanere concentrato. Bordalás ha deciso di sovraccaricare l’area avversaria, ma i giocatori del Bilbao non hanno accusato particolari difficoltà. Hanno mantenuto il controllo della situazione, grazie alla solidità di Vivian e Yeray. Così tanto dominio da consentire a un campione dell’Eurocoppa di chiudere definitivamente il match. Ha raccattato un pallone vagante su un angolo e lo ha messo in rete. Questo rappresenta la sua quarta rete stagionale, anch’essa in campionato, consolidando così il cammino verso la Champions League per l’Athletic, che si dimostra una squadra solida in entrambe le fasi di gioco.