F1, da Sebastian Vettel parole al veleno sulla Ferrari

L'ormai ex pilota della Rossa contesta le tempistiche dell'addio al Cavallino.

Le reciproche manifestazioni d’affetto dopo il Gran Premio di Abu Dhabi sembravano il segnale di un addio comunque sereno, ma Sebastian Vettel ha fatto capire, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Blick’, di avere ancora il dente avvelenato.

Soprattutto per una questione di tempistiche.

“La pandemia ha sicuramente sconvolto tutti, più della pessima stagione con la Ferrari – ha esordito il quattro volte campione del mondo -. Quando guidi in una squadra da sei anni ci sono sempre cose che vanno bene o non vanno bene.

Affrontiamo insieme la crisi, è normale. Ma se vieni licenziato il 12 maggio, due mesi prima dell’inizio della stagione, ciò non può non influire sulla tua autostima e motivazione”.

“Questo tipo di preavviso è effettivamente sbagliato – ha chiosato Vettel -. Cosa è successo? Semplicemente non hanno rinnovato il mio contratto. Ovviamente da quel giorno i segnali per la nuova stagione sono stati diversi rispetto agli anni precedenti. Ma ancora più tristi sono le prestazioni, che sono state molto brutte quest’anno. Non avevamo un’auto competitiva”.

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