Zombie Run: storia, regole e origini dello sport

Zombie Run, ecco il nuovo modo di fare sport correndo venendo inseguiti dagli zombie, il tutto dal proprio smartphone.

Sport strani nel mondo ne esistono in grande quantità e la maggior parte di questi vede impegnati i concorrenti in attività strane che poco hanno a che fare con lo sport classico, una che invece ha un richiamo con il classico fare sport è la cosIdetta Zombie Run, uno sport che come suggerisce il nome fa correre le persone, seguite da zombie.

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Zombie Run: origini e storia dello sport

L’origine di questo sport è molto moderna in quanto deriva dalla creazione di un’app per dispositivi mobili che una volta scaricata permette a chi la scarica sul proprio dispositivo di correre, quindi fare della normale attività fisica, venendo però inseguiti dagli zombie.

La sua storia è quindi molto recente, nasce infatti come attività grazie all’avvento degli smartphone che permettono di scaricare applicazioni per tenersi in forma direttamente sul proprio telefono.

La differenza di questa rispetto alle altre è che oltre a contare i passi, il battito cardiaco e i km percorsi correndo, quindi mantiene monitorata l’attività cardiaca del corridore vi è la presenza degli zombie sullo schermo che con i loro versi e grida stimolano il corridore a correre al massimo della propria forza fisica al fine di non essere catturato.

E’ nata da un team di sviluppatori che avevano in mente un modo diverso rispetto a quello a cui si è abituati a fare attività fisica, ovvero di farla abbinandovi la creatività, permettendo quindi agli utenti di allenarsi ma anche di essere creativi, perché durante l’inseguimento dello zombie per sfuggirvi si vanno a percorre percorsi diversi rispetto a quelli che si è portati a fare solitamente, spesso vicino a casa.

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Zombie Run: le regole dello sport

Il gioco si compone di svariate missioni in cui l’utente interpreta un personaggio che deve sfuggire all’inseguimento degli zombie, fatto partire il capitolo egli/essa inizia la propria attività sportiva e compie la sua corsa come le altre applicazioni di sport presenti sugli store.

Il corridore è spinto a migliorarsi continuamente, continuando quindi a correre perché legato al sentimento di proprietà e possesso della propria città, costruito con le sessioni di allenamento nella quale ha raccolto risorse e/o artefatti per la costruzione di Abel.

Abel è una città presente nella storia e dentro l’app. In essa si possono ampliarne gli edifici, costruirne di nuovi e/o migliorare quelli esistenti. Si tratta quindi anche di un gioco di strategia che permette all’utente di utilizzare come scritto prima la propria creatività al fine di costruirsi la sua “abel su misura”.

Gli artefatti sono invece oggetti unici che fanno parte di un set da collezione. Ogni oggetto o artefatto ha una sua posizione specifica all’interno di Zombie Run. L’accumulo di materiali comporta anche pause forzate per chi non fa acquisti all’interno dell’App perché è costretto a rigiocare per 3 volte la missione già fatta, vi è quindi il profitto di cui gli sviluppatori necessitano per continuare a migliorare l’applicazione.

Si tratta di un’applicazione innovativa che abbina lo sport ai videogame per smartphone che lo colloca in un universo diverso rispetto alle classiche app di videogiochi o app per fare sport.

Scritto da Filippo Imundi
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