Heysel stadium, la tragedia che ha sconvolto il mondo del calcio

Il 29 maggio 1985, a Bruxelles, si consumò la tragedia dell’Heysel stadium in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.

La strage dell’Heysel è avvenuta il 29 maggio 1985 presso l’Heysel stadium di Bruxelles, in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Nella tragedia, persero la vita 39 persone – 32 italiani, 4 belgi, 2 francesi e 1 irlandese – mentre altre 600 rimasero gravemente ferite.

La tragedia dell’Heysel stadium

La responsabilità della strage è stata imputata ai tifosi inglesi, i cosiddetti hooligans, in trasferta per seguire la finale Juventus-Liverpool. La strage dell’Heysel, infatti, rappresenta un’atroce dimostrazione della carica violenta e distruttrice tipica del fenomeno nato in Inghilterra negli anni ’60.

I tifosi del Liverpool, non conoscendo le dinamiche delle tifoserie italiane, erano convinti che i sostenitori della Juventus avrebbero presentato, in occasione della partita, il medesimo atteggiamento manifestato dalle rissose tifoserie della Roma, con le quali si erano scontrati nel 1984, durante la finale di Coppa dei Campioni Liverpool-Roma. Pertanto, dando per assodata la carica violenta degli italiani, gli inglesi si erano preparati per lo scontro dentro e fuori lo stadio, del tutto ignari della reale natura delle tifoserie juventine.

Per assistere alla finale del 1985, gli italiani – provenienti perlopiù da club organizzati – erano stati sistemati nelle tribune delle curve M-N-O mentre gli inglesi occupavano le tribune X e Y. Altri tifosi giunti all’evento in modo autonomo, erano stati disposti nella curva Z, separati soltanto da due modeste reti metalliche dalle curve assegnate agli inglesi.

Per la partita, i tifosi del Liverpool avevano ottenuto il sostegno dei cosiddetti Headhunters, nome con cui si facevano chiamare i gruppi più violenti di tifosi del Chelsea.

La strage dell’Heysel

Circa un’ora prima del fischio d’inizio previsto per le 20:15, gli hooligans avevano iniziato a dirigersi, con irruenti spintoni, verso il settore Z mettendo in pratica un take an end e distruggendo le reti divisorie. Gli inglesi si aspettavano una risposta altrettanto violenta dai tifosi italiani, memori di quanto avvenuto durante la finale con la Roma dell’anno prima. Nessuna reazione, tuttavia, poteva manifestarsi in quanto gli juventini si trovavano, a insaputa degli inglesi, dalla parte opposta del campo da calcio.

Pertanto, l’azione delle tifoserie del Liverpool provocò immenso terrore negli spettatori vicini, agitati soprattutto per il mancato intervento delle forze dell’ordine belghe. I poliziotti, infatti, non avendo compreso la situazione in atto, ostacolavano la fuga degli spalti del settore Z anche a colpi di manganello. I presenti, pertanto, furono costretti ad arretrare e decisero di addossarsi al muro opposto alla curva X dalla quale proveniva, in modo sempre più pressante, la minaccia inglese.

Nel giro di pochi minuti, si creò un caos surreale durante il quale alcune persone si gettarono nel vuoto per non essere schiacciate, altre rimasero incastrate nelle recinsioni e altre ancora tentarono di farsi spazio tra gli ostacoli e raggiungere il settore adiacente. Sotto la pressione del peso eccessivo e di incalcolabili sollecitazioni, un muro dello stadio crollò causando la morte di 39 persone e 600 feriti.

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I provvedimenti antiviolenza

La strage dell’Heysel comportò l’adozione di alcuni importanti provvedimenti antiviolenza da adottare negli stadi. Nello stesso 1985, venne elaborata la Convenzione europea sulla violenza e i disordini degli spettatori durante le manifestazioni sportive, segnatamente nelle partite di calcio. La Convenzione è attualmente ancora in vigore ed è stata adottata da 42 Paesi.

Nel 1989, invece, dopo la strage di Hillsborough vennero introdotti sistemi più severi come le telecamere a circuito chiuso che consentivano – e ancora oggi consentono – un migliore controllo delle strutture calcistiche.

In seguito al dramma che ha caratterizzato la finale Juventus-Liverpool del 1985, l’Uefa decise di escludere, in considerazioni di fatti analoghi preesistenti e su proposta del Governo di Londra, le squadre inglesi dalle Coppe europee a tempo indeterminato. L’esclusione venne poi revocata nel 1990.

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Scritto da Ilaria Minucci
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