Monza, Adriano Galliani parla di promozione e di Franck Ribery

L'amministratore delegato dei brianzoli dà uno sguardo al futuro della società.

L’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani in un’intervista a Teleradiostereo commenta l’ottima situazione di classifica dei brianzoli, secondi in Serie B: “Incrociamo le dita perché io sono piuttosto scaramantico. Certamente il progetto prevedeva la promozione dalla C alla B, e dalla B alla A.

In questo momento tecnicamente avendo la miglior differenza reti con le altre seconde siamo secondi e saremmo in Serie A dopo venti giornate, però non contano, conta esserci dopo la trentottesima partita”.

“Noi speriamo di regalare alla città dove io sono nato e al club di cui sono stato vice presidente e uno dei proprietari dal 1975 al 1985 questa gioia di raggiungere la Serie A, cosa mai successa dal 1912, data di nascita del club”.

La voce sul possibile ingaggio di Franck Ribery: “La storia di Ribery nasce da un’amicizia profonda che c’è tra Boateng e Ribery, si figuri se uno scaramantico come me sta pensando alla Serie A. Se A sarà ci penseremo questa estate a Ribery”.

“Il Monza è costretto a fare questi colpi di mercato, ma non è che lo vogliamo fare per sprecare denaro o altro. Noi abbiamo preso il Monza che fino al 2017 era in Serie D, fallì nel 2015, fece due anni in Serie D, nel 2018 aveva una squadra in Serie C non competitiva, e il nostro primo anno di gestione vero è stato il 2019 2020, e ci siamo posti questo obiettivo. Era chiaro ed evidente che con i giocatori che abbiamo trovato non avremmo mai vinto la Serie C, e siamo stati costretti a cambiare tutto, e quest’anno la stessa cosa, con i giocatori che hanno vinto la Serie C non saremmo mai stati al secondo posto in Serie B dopo venti giornate, quindi siamo stati costretti a cambiare tutto”.

“Se hai una struttura consolidata come per esempio noi al Milan quando facevamo uno due colpi all’anno, puoi permetterti di fare un mercato ragionato, qui se vuoi cambiare categoria devi cambiare tutto l’organico, ecco perché così tanti colpi, le altre squadre sono stabili, chi è in lotta con noi come Empoli e Spal, sono squadre che sono sempre state tra la Serie A e la Serie B, il Monza tra la C e la D, queste sono cose che non riesco a spiegare ai giornali, non è che sprechiamo denaro, ma se io avessi avuto l’organico dei nostri competitor in questo momento non avrei fatto tutte quelle operazioni di mercato, ma il nostro organico era tra la C e la D, tutto qui”.

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