Chi è Andriy Shevchenko: dal Pallone d’Oro alla carriera da allenatore

Tutto su Andriy Shevchenko: vita e carriera del campione ucraino diventato mister

Un ritorno ad effetto in Italia e in Serie A. Parliamo della nuova avventura di Andriy Shevchenko, storico ex attaccante, che da alcuni anni ha intrapreso la carriera da allenatore. L’ex bomber ucraino è sbarcato nuovamente nel Bel paese per una nuova tappa della sua vita professionale, quella da allenatore del Genoa.

Chi è Andriy Shevchenko

Andriy Shevchenko è nato a Dvirkivščyna, in Ucraina, il 29 settembre del 1976. La storia del Shevchenko calciatore è legata essenzialmente a tre società: la Dinamo Kiev che lo ha visto crescere, il Milan, in Italia, dove è diventato il bomber che tutto il mondo ha apprezzato, ed infine il Chelsea, dove ha confermato le sue qualità, senza però poi tornare agli standard altissimi visti in Serie A.

Ritenuto uno degli attaccanti più forti e più completi della sua generazione, il giocatore diede inizio alla sua carriera nella Dinamo Kiev, con cui riuscì ad ottenere la bellezza di cinque campionati ucraini e tre coppe nazionali. Le sue prestazioni e i suoi gol attirarono l’attenzione dei massimi club anche italiani, tra cui il Milan che nel 1999 decise di puntare forte su di lui.

Una scelta, quella del Diavolo e in particolare di Silvio Berlusconi, che si rivelò azzeccata. Con i rossoneri, Shevchenko vinse davvero tutto. Uno scudetto, una Supercoppa europea, una Supercoppa italiana, una UEFA Champions League e una Coppa Italia.

A livello personale, nel 2004, raggiunge anche il premio più ambito, quello del Pallone d’Oro, il trofeo assegnato da France Football al miglior calciatore del mondo.

Nel 2006 fu acquistato dal Chelsea, con cui vinse una Coppa d’Inghilterra e una Coppa di Lega inglese. Dopo appena due stagioni, nell’estate 2008, fece ritorno al Milan per un prestito annuale e successivamente, rientrato a Londra alla scadenza dell’accordo decise di rescindere il contratto e tornare dove tutto era iniziato: in Ucraina, ancora alla Dinamo Kiev. Qui, prima del ritiro, vinse ancora una Supercoppa d’Ucraina.

La carriera da giocatore di Shevchenko lo vede, ovviamente, protagonista anche in Nazionale. Con l’Ucraina prese parte al campionato del mondo 2006 e al campionato d’Europa 2012 giocato in casa. Proprio dopo quel torneo, decise di appendere gli scarpini al chiodo optando per il ritiro.

Carriera da allenatore

La vita personale e professionale di Shevchenko resta da sempre molto legata alla sua terra che fu costretto a lasciare appena a 9 anni a causa della vicinanza Chernobyl, luogo del noto disastro nucleare. In tal senso va letta la scelta di essere d’aiuto, non appena compiuto il ritiro, alla Nazionale ucraina.

Infatti, nei mesi successivi al ritiro, a Shevchenko viene proposto di guidare la Nazionale. L’ex attaccante rifiutò la prima offerta in quanto ritenuta prematura, ma pochi anni dopo, nel 2016, iniziò il suo percorso da allenatore, proprio con l’Ucraina come assistente del CT Fomenko.

Nello stesso anno prese parte al campionato europeo come assistente, al termine del quale preso proprio posto di Fomenko alla guida della Nazionale. Per 5 anni Sheva è stato dunque commissario tecnico della squadra del suo Paese fino al 2021. Sotto la sua guida l’Ucraina è riuscita a qualificarsi ad Euro 2020 raggiungendo per la prima volta nella sua storia i quarti di finale.

Al termine del torneo, l’addio con la successiva firma alla guida del Genoa, di nuovo in quella Serie A che per tanti anni lo aveva visto protagonista come calciatore.

Le idee tattiche

Entrando nel dettaglio del credo tecnico e tattico di Shevchenko, le sue squadre sono solite giocare col 4-1-4-1 o, in alternativa, col 4-3-3. In tal senso il Genoa potrebbe rivedere alcune delle sue abitudini passate col precedente allenatore abbandonando la difesa a tre che ha caratterizzato l’era Ballardini.

Il Genoa di Shevchenko potrebbe vedere dunque 4 difensori con capitan Criscito terzino sulla sinistra e Ghiglione sull’altra fascia. I centrali potrebbero essere Vasquez e Maksimovic . Rovella dirigerà il centrocampo magari con Sturaro, mentre sulle fasce possono giocare sia elementi più di contenimento come Cambiaso e Fares, che giocatori più offensivi come Kallon. In attacco per il ruolo di unica punta vi sarà il duello tra Destro e Caicedo.

Scritto da Andrea Medda
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