La storia dell’Hellas Verona: dal nome ai giocatori e allenatori più significativi

Da Bagnoli a Mandorlini e da Bernardi a Luca Toni, la storia dell'Hellas Verona

L’Hellas Verona Football Club è una squadra veneta di una discreta importanza e storia all’interno del panorama nazionale. Gli scaligeri infatti sono stati l’unica squadra di una città non capoluogo di regione a vincere la Serie A nell’anno 1984-85.

In quel periodo la squadra visse il suo periodo d’oro andando a disputare anche due finali di Coppa Italia e partecipando a Coppa dei Campioni e Coppa Uefa. Recentemente i gialloblù sono tornati sempre più spesso in Serie A e nella passata stagione, pur con una certa fatica sono riusciti a mantenere la categoria.

La storia dell’Hellas Verona

La prima fondazione dell’Hellas Verona risale al 1903. A propiziare la nascita della nuova società sportiva fu un gruppo di studenti del liceo “Scipione Maffei”, seguendo la proposta del loro insegnante di greco Decio Corubolo. Per questo il primo nome della squadra fu Associazione Calcio Hellas in riferimento all’Ellade. In seguito all’acquisizione dell’Fc Verona nel 1919, la squadra prese poi il nome di Football Club Hellas Verona, assumendo poi una terza denominazione dopo ulteriori acquisizioni: A.C. Verona.

Iniziata la propria storia in Serie B, la squadra ebbe momenti di grave crisi tra anni 30 e 400, salvo poi tornare grande sul finire degli anni 50. Nel 1957 il Verona vinse il suo primo campionato di Serie B approdando in massima serie (seppur per una stagione). Per rivedere l’Hellas in A ci vollero altri 10 anni e la gestione Garonzi, dopo una salvezza tranquilla, una telefona del presidente fu il motivo per il cui il club venne retrocesso da quart’ultimo nel 1974. Negli anni 80′ invece migliorò ancora le prestazioni in Serie A arrivando a competere nelle alte sfere, conquistando infine lo storico scudetto del 1984-85. Nonostante i tentativi di mantenere la squadra competitiva da parte del presidente Chiampan, la squadra nella stagione 89′-90′ retrocedette in Serie B. Tra anni ’90 e 2000, nonostante un fallimento la società rimase tra Serie A e Serie B inanellando bei record in serie cadetta come quelli di Prandelli e Mandorlini.

Negli ultimi due decenni, tra alti e bassi l’Hellas è rimasta spesso in Serie A dando luogo anche ad annate fortemente positive, quest’anno la salvezza però sarà ancora una volta tutto salvo che scontata.

Quali sono gli allenatori che hanno fatto la storia dell’Hellas Verona

Nella storia dell’Hellas sono passati diversi allenatori prestigiosi, ma più di altri hanno lasciato un segno indelebile nei cuori dei tifosi scaligeri. Osvlado Bagnoli è sicuramente la figura rappresentativa del grande Verona degli anni ’80, allenatore del primo ed unico scudetto dell’Hellas e record di presenze in panchina (384). Altro allenatore fondamentale nella storia del club è Andrea Mandorlini, in panchina dal 2010 al 2015, portò la squadra dalla Serie C1 alla A in 3 stagioni.

Quali giocatori sono i più rappresentativi nella storia dell’Hellas

Il record man di presenze dell’Hellas Verona rimane imbattuto fin dai primi anni della fondazione, si tratta di Luigi Bernardi, difensore veronese dal 1927 al 1939, giocò 337 partite. Emiliano Maschetti invece mantiene il record di giocatore con più presenze in Serie A: 232.

Tra i giocatori più recenti della storia dell’Hellas sicuramente è da citare Rafael, il portiere dal 2007 al 2016 protagonista della risalita della squadra, e Luca Toni: probabilmente il più forte giocatore a vestire questa maglia, unico ad aver vinto la classifica cannonieri della Serie A. Toni con la maglia dei Mastini ha segnato 51 gol in 100 partite.

Scritto da Gabriele Vecchia
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