La partita tra Sevilla e Real Madrid potrebbe disputarsi senza tifosi nella prima metà!

Il Siviglia non ha nulla da guadagnare dallo scontro sportivo con il Real Madrid al Sanchez Pizjuan. Come avvenne un anno fa con il Barcellona, i tifosi del club andranno in protesta contro la dirigenza. Questi ultimi sono considerati responsabili del periodo difficile che l’ente sta attraversando, sia a livello sportivo che economico, con tre stagioni trascorse a combattere per evitare la retrocessione.

Il club, che un tempo era l’orgoglio di Spagna e Europa con 11 trofei conquistati dal 2006, di cui 7 in Europa League, si trova ora in una situazione complicata.

José María del Nido Carrasco, attuale presidente, è il principale bersaglio delle manifestazioni.

Nel maggio 2024, durante la visita del Barcellona, i tifosi riempirono lo stadio di striscioni gialli con il messaggio “Júnior vete ya”. Anche José Castro, ex presidente, e Victor Orta, direttore sportivo, sono nel mirino, così come le famiglie degli azionisti che sostengono il presidente attuale, discendenti dei due ex presidenti Roberto Alés e Rafael Carrión. L’atmosfera è molto tesa e le autorità stanno monitorando la situazione. È stato consigliato ai dirigenti di evitare apparizioni pubbliche, e ci sono stati tentativi di violenza, come l’assalto all’ingresso della città sportiva, oltre a minacce personali nei confronti dei leader del club.

I tifosi hanno pianificato una protesta per domenica, con la proposta di non entrare allo stadio fino al secondo tempo. Questa iniziativa ha ricevuto il supporto di altri gruppi, come la Federazione delle Penne Sevilliste San Fernando e Azionisti Uniti, un gruppo che rappresenta i piccoli investitori. Inoltre, i tifosi intendono organizzare una grande manifestazione in tutta la città, simile a quella avvenuta nell’agosto del 1995, quando la Liga di Calcio Professionale decretò il rilascio di una retrocessione amministrativa in Segunda División B a causa della mancata presentazione di garanzie. La pressione popolare di allora portò a mantenere il Siviglia nella massima serie.

Attualmente si sta cercando di mettere pressione affinché il presidente e il suo gruppo di consiglieri si dimettano, in quanto i tifosi del Sevilla ritengono che abbiano sperperato un investimento e un progetto che sono stati difficili da realizzare. Al momento, il Sevilla si trova ad avere il plafond salariale più ridotto tra la Prima e la Seconda divisione, con un deficit di 167 milioni e un debito complessivo di 300 milioni. Questo include due prestiti, uno dalla Liga e l’altro da Goldman Sachs, il cui onere finanziario sarà insostenibile senza la cessione di giocatori.

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