Dopo tre sconfitte consecutive (Villarreal, Real Madrid e Betis), l’Espanyol si ritrova di nuovo sull’orlo della classifica che determina la permanenza in Prima o la retrocessione in Seconda. È vitale invertire il più presto questa situazione, obiettivo che prevede di vincere sabato (14:00) contro un Mallorca che arriva al RCDE Stadium comodamente posizionato in una posizione europea, avendo accumulato 14 punti nelle prime otto gare e già tre vittorie in trasferta nei quattro incontri disputati lontano da Son Moix.
È una realtà che all’Espanyol costa molto vincere le sue partite. O almeno, essere in vantaggio. C’è l’evidenza che in 720 minuti ufficiali di competizione, ha avuto un vantaggio rispetto al suo avversario di meno di un’ora. Sono stati precisamente 56 minuti in cui la formazione di Manolo González ha dominato il punteggio.
E solo in quattro partite, la metà di quelle giocate: nelle altre quattro non ha passato nemmeno un minuto in vantaggio, in termini di goal. Il team perico ha dovuto aspettare fino alla quarta giornata per godere di questa situazione vantaggiosa. E l’ha goduto per un minuto, che è bastato per assicurarsi i tre punti contro il Rayo grazie al gol decisivo di Alejo Veliz. Nella quinta ha aggiunto altri 46 minuti, in occasione della vittoria contro l’Alavés allo RCDE Stadium (3-2). A questi si devono aggiungere i soli 4 minuti che era in vantaggio al Bernabéu e i 5 che sono passati tra l’1-0 al Villarreal segnato da Jofre e l’1-1 segnato poco dopo da Ayoze. In totale, 56 minuti in vantaggio nel punteggio, che rappresentano un misero 7,9% del tempo totale di gioco, non considerando in questo calcolo i minuti aggiunti.
Sabato, molti accetterebbero volentieri un minuto in più se fosse l’ultimo del match contro il Mallorca, una squadra che ha vinto tre delle quattro partite esterne. Un rischio concreto.