Chi è Dendi, il giocatore di eSports tra i più carismatici al mondo

Primi passi su Quake e Doom poi l'approdo a Warcraft III e l'inizio del professionismo in eSports. La storia di Dendi tra tenacia e per lo studio e la prematura scomparsa del padre.

Tra i personaggi che stanno scrivendo la storia degli eSport e ne contribuiscono ad aumentarne la popolarità, c’è senza dubbio a pieno titolo il giovane ucraino Danil Ishutin, più noto come Dendi.

Chi è Dendi

Nonostante la prematura scomparsa del padre per un male incurabile e la smodata passione per i videogames, Danil, a differenza di molti suoi colleghi professionisti ha proseguito brillantemente gli studi e si è laureato all’Accademia ucraina di Stampa.

Il battesimo nelle pro-player competitions comincia con la squadra ucraina del WG con cui conquista la terza posizione nel MYM Prime Nations . Solo pochi mesi dopo, il team WG arrivò alla finalissima di uno dei tornei più prestigiosi esistenti all’epoca, MYM Prime Defending.

Con la fusione di Kingsurf.international al team WG, Dendi diventa un membro stabile del nuovo team di Ks.int. Dopo una breve alternanza tra la neonata DTS e Ks.int riesce a conseguire un ottimo secondo posto all’ESWC 2010. Alla fine dell’anno, Dendi ha ottenuto probabilmente il più grande successo nella sua carriera Dota finendo al 3° posto nel torneo WDC 2010.

La sua brillante carriera

Dendi ha iniziato la sua carriera in Dota 2 con la squadra ucraina, Natus Vincere, nota come Na’Vi, che sbanca le previsioni e si aggiudica l’International 2011. Col Team Na’Vi vince molti tornei, incluso il secondo posto a The International 2012. Proprio durante il prestigioso TI2 Dendi diventa popolarissimo e la sua associazione al personaggio del gioco Dota 2 “Pudge” spinge quelli della Valve inseriscono Danil nella leggenda inserendolo ufficialmente nel gioco. Na’Vi per tre anni consecutivi è l’unica squadra a partecipare alle finali del prestigioso torneo. Dendi è stato uno dei tre giocatori di Dota 2 presenti nel documentario del 2014 Free to Play, che ha raccontato la sua storia.

Tra sfide con i bot e il suo nuovo team

Al torneo The International 2017, Dendi ha giocato in due partite dimostrative uno contro uno dal vivo contro un bot dotato di OpenAI, molto seguito sia da players che da informatici e responsabili di sviluppo di molte software house. Pur avendo perso entrambi gli incontri l’esperienza è stata un successo di pubblico e di spettacolo, a conferma della popolarità crescente di appassionati. Verso la fine del 2018 cominciano i problemi con Na’Vi che prima mette Dendi fuori squadra e poi rescinde ufficialmente il suo contratto un anno dopo. Nel gennaio 2020, Dendi ha annunciato la formazione della propria organizzazione, B8.

Dopo 8 anni tra alti e bassi con Na’Vi, Dendi è stato per un breve periodo nei Tigers, si è poi unito ai The Pango ma senza risultati memorabili. Nonostante tutto il sogno di Dendi continua e lui stesso ha promesso di continuare a giocare a livello professionale.

LEGGI ANCHE: Cosa sono gli Esports: tutto su questo nuovo sport

Scritto da Giuseppe Di Palma
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