Come evitare gli infortuni nella corsa: gli accorgimenti da seguire

Evitare gli infortuni nella corsa non è impossibile: ecco come farlo.

Mentre si corre, soprattutto nel caso in cui non si è atleti professionisti, si può incorrere in spiacevoli infortuni, che potrebbero costringere a rimanere fermi per diverso tempo. Non sempre, tuttavia, essi sono inevitabili. Talvolta, infatti, i problemi fisici sono semplicemente frutto di errori che il runner commette durante l’allenamento. 

Come evitare gli infortuni nella corsa

Evitare gli infortuni nella corsa, soprattutto per coloro che hanno un fisico piuttosto fragile, può sembrare un’utopia. Non è affatto così. Nella maggior parte dei casi è sufficiente seguire alcuni accorgimenti che permettono all’atleta di correre in sicurezza. Prevenendo i problemi fisici a breve termine, inoltre, ne trarremo dei vantaggi anche nel lungo periodo.

Il corpo, infatti, tenderà ad essere sempre più forte e meno soggetto ad infortuni.

L’abbigliamento e le scarpe giuste

Innanzittutto, per evitare gli infortuni nella corsa, è necessario svolgere attività fisica con le giuste armi: le scarpe in primis. Esse devono essere adatte al terreno in cui si sta correndo e al tipo di appoggio del piede. Sapere se si è runner supinatori oppure pronatori, in questo senso, è fondamentale.

Lo stesso vale per l’abbigliamento. Esso deve essere traspirante e adatto alla stagione. Eventuali sbalzamenti di temperatura corporea, frequenti nel caso di pause o quando si corre in discesa, possono causare fastidiosi problemi fisici, come le contratture.

Il ritmo e le tempistiche adatte

Ogni atleta conosce il proprio fisico. Per questo motivo un runner alle prime armi dovrà assolutamente evitare di spingere troppo, mentre un runner professionista non dovrà abbassare troppo il ritmo. Per i runner amatoriali un valido consiglio può essere quello di correre a giorni alterni e aumentare la velocità piano piano. Tra una corsa lunga e l’altra, inoltre, al fine di allentare la fatica muscolare può essere utile effettuare dei tratti di semplice camminata.

Coloro che si apprestano a svolgere attività fisica dovrebbero avere un programma di allenamento mirato alle proprie esigenze. Esso dovrebbe inoltre prevedere un’alternanza di periodi di carico e di scarico. Cambiare programma nel momento in cui l’atleta ha registrato dei progressi è doveroso, ma per farlo evitando gli infortuni è fondamentale rispettare le giuste tempistiche. È necessario, ad esempio, un periodo di mantenimento tra gli intervalli.

Stretching sì o stretching no?

Lo stretching, nell’immaginario comune, è un valido alleato per evitare gli infortuni. Questo, tuttavia, vale soltanto nel caso in cui è svolto in maniera corretta. Viceversa, rischia di fare più danni che altro. Movimenti errati su un muscolo affaticato possono addirittura provocare delle lesioni. Nel caso in cui l’atleta, al termine dell’attività fisica, abbia dolori che fanno da campanello d’allarme, ad esempio, per eventuali contratture, un massaggio può essere più utile dello stretching in quanto riduce la tensione del muscolo.

Il pronto intervento

La gran parte degli infortuni in cui incorrono gli atleti amatoriali possono essere curati in breve termine. Nel caso in cui ciò non avvenga, tuttavia, la situazione può diventare più complessa. È per questa ragione che se si sospetta di avere un problema, nel momento in cui esso non si risolve con il semplice stop dell’attività fisica e del ghiacchio, è necessario rivolgersi al più presto ad un medico.

Scritto da Chiara Ferrara
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