La storia del tiro alla fune: regole e origini dello sport

Tiro alla fune, la storia ed il regolamento di uno degli sport più conosciuti e praticati al mondo.

Il tiro alla fune è uno degli sport più conosciuti e praticati al mondo, in questo articolo scopriremo le sue origini, le regole e la sua storia, così da capire come nonostante siano passati molti decenni sia ancora molto in voga.

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Tiro alla fune: le origini e la storia

Le origini del tiro alla fune sono da ritrovare nel mondo contadino, non si ha una data precisa relativamente alla sua scoperta. La patria di questo sport quindi non è conosciuta.

Si sa però che dal 1900 al 1920 è stato sport olimpico.

L’ultima nazione a vincere il titolo di campione olimpico della disciplina è stato il Regno Unito nell’edizione del 1920 che vide concludere l’Italia al quinto posto assoluto.

Attualmente ogni due anni vengono disputati i campionati mondiali di Tiro alla fune organizzati dalla TWIF (Tug of War International Federation) ai campionati partecipano le squadre nazionali e vengono organizzate competizioni sia outdoor che indoor.

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Tiro alla fune: il regolamento

Secondo il regolamento ufficiale della disciplina sportiva le due squadre che si affrontano devono essere composte da 8 persone il cui peso massimo non deve superare quello limite della rispettiva categoria.

Gli atleti si allineano ai due capi della fune la cui circonferenza è di circa 10 centimetri. Inoltre sulla fune è segnato il punto centrale e un punto per ogni lato a 4 metri dal centro.

La sfida incomincia con il punto centrale sistemato in corrispondenza del centro del campo da gioco. L’obiettivo di ogni squadra è quello di tirare la squadra avversaria dalla propria parte così da avere il punto marcato più vicino agli avversari aldilà della metà campo.

Se il punto supera la metà campo si segna un punto ma il punto può anche essere raggiunto quando una delle due squadre compie 3 falli, il fallo è da intendersi quando un giocatore della squadra avversaria cade o si siede.

Come si può vedere si tratta di uno sport davvero semplice, in Italia viene effettuato per lo più a livello ludico e non come vera e propria disciplina sportiva. Infatti è uno degli sport estivi più praticati in assoluto data la facilità di esecuzione e di reperibilità dei materiali.

Le regole sono poche e chiare il che è un incipit alla sua esecuzione dato che sono comprensibili sia dai ragazzi che dagli adulti. Parlando di bambini e ragazzi è importante stabilire squadre dal numero ideale all’età.

Se si tratta di bambini piccoli il numero deve essere esiguo così come la lunghezza della corda in modo da non farli sforzare troppo. A livello ludico non è il caso di attenersi alle regole dello sport ma va a discrezione di chi organizza la gara.

Il fatto di conoscere il regolamento è comunque utile perché permette di approfondire uno sport che nel nostro paese è praticato alla stessa stregua di un gioco e spesso non ci si aspetta che quello che è da sempre considerato tale in tempi passati è stato disciplina olimpica.

Scritto da Filippo Imundi
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