Thomas Delaney, il centrocampista daltonico della Danimarca

Thomas Delaney, il centrocampista danese che soffre di daltonismo.

Dall’arresto cardiaco di Eriksen, passando per le polemiche relative all’iniziativa di inginocchiarsi a sostegno di Black Lives Matter, fino alla sorprendente eliminazione della Francia contro la Svizzera, in questo Europeo ne abbiamo viste davvero di tutti i colori.

Ultimo di una serie di casi, quello del giocatore della Danimarca Thomas Delaney, il quale i colori proprio non riesce a distinguerli. Thomas Delaney, il centrocampista daltonico della Danimarca ad un passo dalla finale di Euro 2020.

Thomas Delaney, il centrocampista daltonico della Danimarca

Questa sera (mercoledì 7 luglio) Inghilterra e Danimarca si contenderanno l’accesso alla finale di Wembley. La squadra che vincerà si troverà di fronte l’Italia di Roberto Mancini, fresca di vittoria ai rigori contro la Spagna. Tra i 22 giocatori in campo, tuttavia, ce n’è uno che merita una menzione particolare. Si tratta di Thomas Delaney, il primo calciatore della storia a rivelare di essere daltonico.

La rivelazione

Correva l’anno 2018 e i vari giocatori stavano lasciando i rispettivi club per recarsi in Russia, sede dei Mondiali. Nel corso di un programma radiofonico dedicato alla competizione, un tifoso danese incominciò a raccontare quanto gli risultasse difficile, a causa del daltonismo, distinguere le maglie dei calciatori. A racconto finito, tuttavia, la chiamata di un ascoltatore sorprende tutti quanti. A voler dire la sua, infatti, nientemeno che Thomas Delaney, centrocampista danese in forza nel Borussia Dortmund. Queste, nello specifico, le sue parole:

Mi chiamo Thomas. Sono daltonico: è una cosa che succede. L’altro giorno in campo, per esempio, ho avuto difficoltà nel capire quali fossero i miei compagni e quali gli avversari.

La sua rivelazione, così coraggiosa e spontanea, ebbe una risonanza incredibile. Al punto che nel giro di poche settimane, Thomas Delaney divenne un autentico punto di riferimento per gli oltre 350 milioni di daltonici sparpagliati per tutto il mondo. A riconoscerne l’importanza, la stessa fondatrice dell’organizzazione Colour Blind Awareness, Kathryn Albany-Ward:

È stato il primo giocatore in attività a raccontare pubblicamente il suo problema. La maggior parte dei calciatori che ha questo problema non lo dice perché teme che possa influire sulla sua carriera.

La soluzione: guardare i volti dei compagni

Come ammesso dallo stesso Thomas Delaney nel corso di un’intervista, il modo migliore per non confondersi e rischiare di passare la palla agli avversari è quello di guardare i volti dei giocatori. Spesso, la differenza di tonalità nel colore dei pantaloncini è sufficiente per orientarsi, ma capita, talvolta, che questi siano dello stesso colore o di colori molto vicini tra loro. In tal caso, come sostiene Delaney, l’unica soluzione è quella di riconoscere i “volti amici” dei propri compagni di squadra.

In vista della semifinale contro l’Inghilterra, tuttavia, il centrocampista del Borussia Dortmund non dovrà preoccuparsi. La sua Danimarca infatti, come ha sempre nel corso di Euro 2020, indosserà i calzoncini bianchi; mentre l’Inghilterra, al contrario, opterà per i classici pantaloncini blu.

In fondo, l’unica cosa di cui Delaney dovrà preoccuparsi, sarà la palla. Quella piccola sfera, dal colore indifferente, verso la quale gli occhi di milioni di tifosi danesi saranno costantemente rivolti. Il suo compito, in fondo, sarà quella di sradicarla dai piedi degli avversari. Se poi dovesse addirittura riuscire a sbatterla in rete, come in occasione dei quarti contro la Repubblica Ceca, ancora meglio. Allora sì che Delaney e compagni ne vedranno delle belle: di che colore, in fondo, non ha alcuna importanza.

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