Perché i tifosi dell’Inter sono rimasti fuori dallo stadio del Porto

Scandalo allo stadio del Porto: perché i tifosi dell'Inter sono rimasti fuori dallo stadio

Ha davvero dell’incredibile quanto successo nella serata di martedì 14 marzo 2023 allo stadio Do Dragao di Oporto, palcoscenico del ritorno degli Ottavi di Finale di Champions League tra Porto e Inter. La società portoghese il pomeriggio prima della gara ha infatti deciso di vietare l’accesso alla struttura ai tifosi dell’Inter salvo che nel settore ospiti.

Il fatto increscioso deriva però dal fatto che questa decisione sia stata innanzitutto unilaterale e per fantomatici motivi di “ordine pubblico”, che avrebbero portato alla decisione di non far entrare i tifosi neroazzurri nei settori dedicati ai tifosi di casa.

Niente di così illegittimo, se non fosse che questa decisione è stata presa dopo aver venduto oltre 1000 biglietti ai tifosi interisti che non erano riusciti ad entrare nel settore ospiti, e senza che questi fossero avvisati della situazione se non nel pomeriggio prima della partita.

Cosa è successo ai tifosi dell’Inter

Questo il comunicato del club portoghese pubblicato nel pomeriggio: “Considerato il numero di sostenitori ospiti previsti per la partita Porto Fc-Inter Fc del 14 marzo 2023, il Porto Fc, ribadendo le informazioni fornite nel processo di vendita, informa che: i biglietti per tutti i settori dell’Estadio do Dragao sono a uso esclusivo dei tifosi del Porto Fc, a eccezione dei posti destinati ai tifosi ospiti e inviati al club ospite per la vendita; in tale senso, per motivi di sicurezza, l’accesso all’impianto sportivo non sarà consentito ai tifosi della società ospite in possesso di biglietti non acquistati direttamente presso l’Inter Fc“.

e questo è il racconto di alcuni tifosi che hanno dovuto seguire la partita schiacciati ed in piedi tra le scale dello stadio: “La polizia ci ha detto di andare nel settore ospiti, ma sopra hanno fatto un blocco e non ci fanno passare. C’è gente sulle scale e non si respira. E’ una vergogna! Risulta come se il biglietto già fosse passato. Non entra nessuno, tutti abbiamo il biglietto, ma non entriamo. Al momento di scannerizzare il biglietto è come se già fosse stato scannerizzato e ci hanno detto di aspettare qua”.

Ancora più grave il fatto quando si sentono le motivazioni degli steward: “Siete italiani e per ragioni di ordini pubblico non entrate”.

Come testimoniano le foto circolanti in internet, a creare la vera situazione di pericolo è stata la società Porto insieme alle autorità, che hanno tenuto oltre 1000 persone chiuse per un’ora e mezza, probabilmente anche 2, chiuse in un piccolo spazio, circondati e senza la possibilità di vedere lo spettacolo per cui hanno pagato. Per fortuna quella parte di tifoserie interista era composta da famiglie e tifosi normali, non certo ultras pronti a creare disordini come millantato dalla società.

Insomma una vergogna vera e propria come ha sottolineato nel post gara l’AD neroazzurro Giuseppe Marotta: “Un pensiero in questa bella serata, va anche ai tifosi rimasti fuori dopo aver pagato il biglietto. Avremo un confronto con l’UEFA per ricostruire i fatti, ho visto dei video con famiglie rimaste fuori. La cosa è spiacevole, il calcio deve essere felicità, è una pagina amara in un contesto di gioia. Faremo un esposto alla UEFA, avevamo già parlato con le forze dell’ordine che ci avevano garantito l’accesso. Siamo davanti a nuclei familiari con bambini che erano qui non per perpetrare atti di violenza ma per sostenere la squadra. Dobbiamo evitare certe situazioni con un’azione di prevenzione“.

Il caso Napoli: Ceferin sta con il Francoforte

Il paradosso è invece che il 15 marzo andrà in scena Napoli-Francoforte. Noto è come i tedeschi hanno accolto i napoletani all’andata, con frasi e adesivi razzisti.

Da settimane le autorità italiane hanno osservato movimenti da parte di frange ultras tedesche, ma anche di Atalanta e Bari pronti a convergere a Napoli unicamente con lo scopo di creare disordini, e dunque la Prefettura ha vietato loro la trasferta per mantenere l’ordine pubblico.

Il numero uno della Uefa però sta con i tedeschi: “È inaccettabile che le autorità italiane decidano semplicemente per il divieto ai tifosi. L’Uefa si è unita all’azione legale intentata dall’Eintracht Francoforte”.

Due pesi e due misure? Decisamente si.

Scritto da Gabriele Vecchia
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Giovanni
15 Marzo 2023 16:01

Ma ci siamo dimenticati di come erano stati trattati dalla polizia portoghese i tifosi della Fiorentina qualche settimana fa a Braga? A questo punto non mi stupisco 🙁

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