Vettel saluta la Ferrari: “Binotto, mai amore”

"È un uomo pragmatico, il tempo ci dirà dove sarà in futuro la Ferrari guidata da lui“.

Sebastian Vettel è pronto a vivere il suo ultimo Gp con la Ferrari. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato della sua storia con la Rossa di Maranello, iniziata nel 2014. “Avevo già incontrato anni prima Montezemolo, ma non era il momento giusto, per entrambi.

Durante il 2014 ci siamo risentiti, sono andato a casa di Marchionne in Svizzera, abbiamo parlato e ci siamo fatti la ‘promessa di matrimonio’. L’accordo vero e proprio l’ho negoziato con Mattiacci, l’allora team principal. L’idea era quella di cominciare una nuova era in Ferrari e mi piaceva farne parte”.

Vettel ha ricordato anche Marchionne. “È tragico che sia scomparso in modo così improvviso, per la Ferrari è stata una grande perdita. Aveva un carattere duro, non era facile andarci d’accordo – ha ammesso Vettel – ma i successi ottenuti parlano per lui. Era un ottimo manager e aveva organizzato l’azienda in modo molto buono”.

Chiosa su Mattia Binotto: “L’ho incontrato la prima volta quando correvo con la Toro Rosso. Lui era responsabile dei motori clienti Ferrari che montavamo. Ho vissuto da vicino la sua crescita, dal reparto motori a direttore tecnico e poi a team principal. Ci rispettiamo molto ma tra noi non c’è mai stata quella sorta di amore alla base dei rapporti di un certo tipo. È un uomo pragmatico, il tempo ci dirà dove sarà in futuro la Ferrari guidata da lui”.

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