Ferrari, Leclerc: “Non sarò mai un pilota calcolatore”

Il pilota monegasco: "Ho lavorato molto su me stesso, anche mentalmente".

Charles Leclerc in un’intervista a La Repubblica ha parlato del suo approccio alle corse e alla guida: “Quando ero bambino, ero davvero pazzo. Ero un giovane aspirante pilota con il 95% di emozioni e solo il 5% di razionalità.

Quindi ho lavorato duramente su me stesso, anche mentalmente, per cambiare un po’ quelle proporzioni”.

“Vivo questo sport con passione e dedizione – ha continuato Leclerc -. Non diventerò mai un pilota freddo e calcolatore, ma ci sono alcune cose a cui devi pensare nel modo giusto quando sei in pista.

Ecco perché cerco di essere per il 55% razionale e per il 45% istintivo. So quanto è stato bello vedere i miei idoli sul podio in passato, quando vincevano gare e titoli, quindi so quanto serva essere perfetti per raggiungere quegli obiettivi”.

La sua crescita negli ultimi anni è stata evidente: “Nei tre anni trascorsi dal mio debutto in F1 sono maturato molto più rapidamente. Non sapevo che ambiente chiuso sarebbe stato il Circus: dall’esterno non si riesce a percepire quanta pressione c’è su di te”.

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