Il patrimonio degli Agnelli tra Fiat e Juventus: a quanto ammonta?

Il patrimonio della famiglia Agnelli è uno dei più ricchi al mondo, figlio di scelte lungimiranti e impegno sociale.

Gli Agnelli rappresentano una storica famiglia italiana, con un ruolo importante anche all’interno della classe politica. La loro dedizione al lavoro e l’incredibile senso degli affari, ha dato lustro a Torino, rendendola una città industriale tra le più importanti.

Il patrimonio degli Agnelli è uno dei più imponenti al mondo, grazie agli investimenti nella FIAT (che nel 2014 ha inglobato il Chrysler Group, trasformandosi nella FCA) e nella Juventus.

Il patrimonio degli Agnelli: un impero su due fronti

Queste due proprietà hanno permesso alla famiglia piemontese di crearsi un patrimonio economico che ad oggi si staglia tra i primi 5 del mondo.

Recentemente myluxury ha stimato che il patrimonio di Andrea Agnelli, figlio di Umberto Agnelli e nipote dell’avvocato Gianni Agnelli, presidente della Juvetus Football Club e di Exor (società d’investimento), ammonta circa a 14 miliardi di euro. Una tale ricchezza si può giustificare analizzando il fatturato di Exor, pari a 23 miliardi di dollari annui.

La famiglia Agnelli: il ramo svizzero

Gli Agnelli estendono il loro nome anche oltre confine. Nel 1975 Margherita, cugina di Andrea, si è sposata con il giornalista Alain Elkann, salvo poi divorziare nel 1981. Dalla coppia sono nati tre figli: Ginevra e i due celebri Lapo e John. Margherita si è successivamente risposata con Serge de Pahlen, avendo da questo matrimonio altri cinque figli. La ricca rappresentante della famiglia Agnelli oggi vive a Allaman, tra Ginevra e Losanna. Pur rinunciando alle quote di Fiat e Chrysler Group, Margherita ha ereditato gran parte del patrimonio di papà Giovanni. Questo insieme di cose ha fatto si che le entrate della famiglia Agnelli-Elkan siano stimate tra gli 1,5 e i 2 miliardi di franchi all’anno.

margherita agnelli svizzera

Andrea Agnelli: il presidente vincente anche fuori dal campo

Per quanto riguarda il mondo del calcio, Andrea Agnelli risulta essere il terzo presidente più ricco al mondo. Al primo posto si trova Dietrich Mateschitz, imprenditore austriaco co fondatore della Red Bull e patron dei New York Red Bulls che può vantare un patrimonio di 17,8 miliardi di euro. In questa speciale classifica è presente anche un’altra squadra italiana: l’Inter della famiglia Suning, il cui patrimonio si attesta al nono posto.

Svolta nella vita del giovane Agnelli è stata l’assunzione della presidenza della Juventus nel 2011. La squadra, dopo i difficili anni post Calciopoli, aveva perso il suo ruolo principe sia in Itali che in Europa.

famiglia agnelli

Primo investimento fu la costruzione di uno stadio di proprietà, novità assoluta nel panorama italiano. La scelta fu mirata per aumentare il fatturato della società. Infatti attorno allo stadio vennero costruiti un centro commerciale, diversi negozi, uno store, un centro medico e un museo di proprietà. Tutte queste attività hanno generato nel corso degli anni un notevole profitto, sconosciuto a tante squadre di Serie A. Nel 2019 il dato degli incassi da stadio registrò un totale di 313 milioni di euro complessivi dall’apertura dell’impianto.

Le corrette strategie economiche, accompagnate dai diversi trofei vinti sul campo, hanno reso la Juventus la società di calcio più ricca d’Italia. Questo ha permesso ai bianconeri di rinforzare la rosa ogni anno, mantenendosi sempre ai vertici del panorama internazionale. Una delle celebri mosse di questi anni di presidenza Agnelli è stata l’acquisto di Cristiano Ronaldo. L’arrivo del campione portoghese non ha portato solo grandi vittorie, ma ha permesso alla Juventus di aumentare i ricavi al botteghino e nel merchandising. Secondo quanto dichiarato, i ricavi nel 2019 sono passati da 504,7 a 621,5 milioni di euro, anche se ciò non è bastato per evitare al club una perdita da 39,9 milioni. La CR7 mania ha anche portato ad un boom social: con il suo arrivo i followers dei canali bianconeri sono più che raddoppiati.

Ad ampliare ulteriormente la potenza economica societaria è stato l’ingresso in borsa di Juventus F.C., dal 2001 sul mercato finanziario, che dal 2012 in poi hanno seguito un trend costante di crescita di rendimento.

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Scritto da Alessandro Burin

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