Chi è Charles De Ketelaere, la carriera del giovane talento rossonero

Da una parrocchia a San Siro, chi è De Ketelaere, la carriera del nuovo talento scovato da Maldini

Dopo lunghe trattative l’Ac Milan ha finalmente concluso l’affare De Ketelaere; il ventunenne nato a Bruges il 10 marzo 2001 è arrivato a Milano il 2 agosto ed è uno degli acquisti più importanti del mercato dei rossoneri per la stagione 2022/2023, arrivando in rossonero per una cifra intorno ai 30 milioni di euro più bonus, per cui il totale dovrebbe raggiungere i 36 milioni.

Infiammando così il mercato rossonero. Dopo il corteggiamento, e trattative durate settimane il duo Maldini-Massara è finalmente riuscito a mettere le mani sul giovane talento, tra i migliori prospetti della sua generazione ed al momento unico giocatore nato dopo il 2000 ad aver fatto almeno 15 gol e 15 assist nel massimo campionato belga.

Si tratta di uno dei primi colpi attuati dalla nuova proprietà RedBird.

La carriera di Charles De Ketelaere

Cresciuto fin da piccolo nelle giovanili del Club Bruges, il ragazzo ha presto esordito nel calcio degli adulti, aggregato alla Prima Squadra dalla stagione 19/20 il giovane ha già collezionato 120 presenze complessive tra competizioni nazionali e non. Ben 5 i trofei vinti in questi anni: tre campionati nazionali e due Supercoppe; l’anno scorso il ruolino di marcia è stato da top: 33 presenze condite da 14 gol e 7 assist. Anche l’esperienza in campo internazionale non manca: 16 le presenze in Champions, 2 le reti segnate. Anche in nazionale il fantasista sta trovando apprezzamento: fatta la trafila dall’Under 16 alla nazionale maggiore, sono 8 le presenze collezionate a partire dall’esordio in novembre 2020.

Duttile e decisivo

L’essere in grado di occupare praticamente tutte le posizioni nel fronte offensivo rende De Ketelaere un vero proprio jolly del reparto: il ruolo preferito è quello di trequartista, ma passare a seconda punta o ala non è un problema, e vedendo le sue statistiche e le gare disputate con i neroazzurri del Brugese, chissà che non possa anche essere schierato nel ruolo di falso nueve, che così “falso” non sarebbe visti anche i suoi 192 centimetri. Oltre ad un fisico imponente la tecnica del ventunenne è sopraffina, tanto che è già stato diverse volte paragonato al connazionale De Bruyne, anche perché il feeling con gol e assist ricorda proprio quello del più esperto centrocampista del City.

Un inizio di carriera complicato

La faccia da bravo ragazzo, proprio come un suo illustre predecessore, Kakà, non è solo un caso: in parrocchia Charles da i primi calci al pallone, con la quale partecipa a vari tornei all’estero nei quali inizia a mettersi in mostra non solo per le sue qualità, ma anche per la serenità con la quale ha affrontato le esperienze fatte e la lontananza dai genitori. Affiancato al proprio talento però, Charles ha incontrato delle difficoltà fin dai primi anni delle Giovanili: il suo vecchio tecnico Carlo Van Grimberghe, che lo ha visto crescere nelle giovanili del Bruges ha infatti testimoniato i gravi problemi alle ginocchia del giocatore fin da quando era poco più che un bambino. Un problema che pare abbia messo in dubbio la possibilità di continuare col calcio a causa del dolore lancinante ma, fortunatamente superato. Altro fattore interessante riguardante li inizi della carriera di De Ketelaere riguarda il suo rapporto con il tennis: prima di diventarlo nel rettangolo verde, De Ketelaere è stato infatti uno dei maggiori talenti belgi della sua età nel mondo del tennis, ma per fortuna dei rossoneri a Charles piaceva di più il calcio, scegliendo senza esitazione la strada tracciata dal pallone di cuoio.

Scritto da Gabriele Vecchia
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