Champions League: quanto guadagna chi arriva secondo

La consolazione dorata per la società seconda classificata in Champions

Arrivare secondi in una competizione come la Champions League deve essere un po’ l’incubo di ogni giocatore, sebbene già arrivare a giocarsi la finale sia una cosa già di per sé encomiabile, arrivare a 90′ dalla storia per poi vedere esultare gli avversari non deve essere affatto facile. 
Il percorso per arrivare a giocarsi la “Coppa dalle Grandi Orecchie” è costellato di insidie e partite da giocare, e ovviamente più si va avanti nella competizione maggiori sono i premi che la UEFA ha predisposto per le squadre.

Quella di quest’anno è un’edizione più ricca della precedente, con un totale di circa 2,2 miliardi di euro, suddivisi in questo schema:

  • Il 25%, ovvero 500,5 milioni sono destinati alla quota fissa di partenza per ogni club, circa 15 milioni;
  • Il 30%, ovvero 600,6 milioni sono impiegati per i bonus legati alle prestazioni ed ai risultati ottenuti; 
  • Ancora il 30% viene impiegato per i bonus legati alle classifiche date dai coefficienti di rendimento decennali
  • Per finire, l’ultimo 15% è legato alle quote variabili che sono legate al cosidetto market pool (soldi derivanti dai diritti televisi e al piazzamento in campionato)
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Quanto vale arrivare secondi in Champions League

Considerando che i campioni della passata edizione, il Real Madrid di Carlo Ancelotti, hanno guadagnato una cifra sui 140 milioni nella passata edizione, anche chi arriva secondo guadagnerà un bel gruzzoletto.

Ovviamente la cifra totale dipende da diversi fattori come indicato sopra, sono variabili infatti i bonus derivanti dal market pool, dai coefficienti decennali e soprattutto dai risultati ottenuti: cambia non poco per esempio il come si passano i gironi, in quanto una vittoria vale ben 2,8 milioni ed un pareggio 930.000 mila euro. Una squadra che vince tutte e cinque le prime partite guadagnerebbe di fatto solo per la fase a gironi la cifra di 14 milioni, che sommata ai 15 di partecipazione fanno già quasi 30 milioni, cui vanno sommati i 9,6 milioni in entrata derivanti dalla qualificazione agli ottavi.

I bonus salgono ancora andando avanti nella fase ad eliminazione diretta, arrivare ai quarti di finale rende 10,6 milioni di euro, mentre arrivare in semifinale porta nelle casse altri 12,5 milioni, la finale da sola porta 15,5 milioni. L’unica differenza tra chi arriva secondo e chi primo, sostanzialmente sono i 4,5 milioni in palio per la finale, e i conseguenti 3,5 milioni della partecipazione alla Supercoppa Europea.

Sommando tutte queste cifre, si possono fare ipotesi su quanto guadagnerebbe una squadra tipo italiana: l’Inter per esempio ha già guadagnato 56,5 milioni grazie alla sua qualificazione ai gironi: 15,64 come bonus per la partecipazione, altri 15 grazie al suo ranking storico, e 10 per il market pool. I bonus legati ai risultati (3 vittorie, un pareggio ed una sconfitta) hanno portato 9,33 milioni più altri 9,6 per aver raggiunto gli ottavi. Tolti i 4 milioni di multa per il Fair Play Finanziario fa appunto 56,5 milioni. Nel caso i neroazzurri andassero avanti nella competizione arrivando fino alla finale intascherebbero altri 38,6 milioni per un totale di oltre 90 milioni di euro, una cifra monster per le casse italiane, cui andrebbero sommati anche i soldi derivanti dagli incassi del botteghino, cifra decisamente non trascurabile.

Scritto da Gabriele Vecchia
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