Osimhen e il Napoli: una squadra vincente

La partita del 17 ottobre è la dimostrazione che tenacia, forza e un buon allenamento possono essere gli ingredienti giusti per un risultato pazzesco.

La partita del 17 ottobre è la dimostrazione che tenacia, forza e un buon allenamento possono essere gli ingredienti giusti per un risultato pazzesco. Certo, la buona fortuna deve essere sempre dalla nostra parte ma quanto è importante non mollare mai la presa?

Victor Osimhen, classe 98, da un’ultima analisi rientra tra i calciatori più forti che la storia del calciomercato possa registrare. E ne ha dato conferma lo scorso 17 ottobre nella partita che vedeva la squadra del Napoli contro il Torino tenutasi nello stadio Maradona. Victor Osimhen, attaccante del Napoli, con un colpo di testa finale ha salvato la sua squadra da una possibile perdita portando a casa il risultato di 1-0 e la vittoria della partita. Diverse le occasioni in cui ha dimostrato di essere un fenomeno: cinque reti in campionato, tre in Europa League a l’ultimissimo in Nazionale sono bastate per posizionarsi al terzo posto nella classifica cannonieri, a testimonianza di un giovane talento che a poco a poco si sta guadagnando la luce dei riflettori. Lo ha detto proprio lui che questo ultimissimo gol, decisivo per il Napoli, è stato il più importante della carriera. Il salto in alto era deciso, controllato, come se Osimhen sapesse il momento esatto dell’arrivo della palla. E così è stato. Il nigeriano si è stagliato su Bremer, ha ricevuto un assist buono e con un colpo di testa ha fatto gol a Milinkovic-Savic. Grazie alla coordinazione di mente e corpo, il movimento è stato perfetto e ha fatto esultare l’intero stadio con uno splendido gol. L’attaccante ha apertamente dichiarato di sapere che quella palla sarebbe giunta a lui e, con questa consapevolezza, si è lanciato in alto dando spettacolo di sé a nome della squadra. Infatti, la sua devozione al Napoli non ha risparmiato l’elogio allo spirito di squadra di cui fa parte.

Il colpo di testa fatale per l’esito della partita tenuto da Osimhen ricorda un altro campione: Cristiano Ronaldo. Il calciatore portoghese nel 2019 segnò, a pochi istanti dall’intervallo, con un fenomenale colpo di testa il gol che riportò in vantaggio i bianconeri nella partita contro la Sampdoria. A 70 cm di terra, a 2,56 metri d’altezza.

Differentemente il salto del calciatore nigeriano conta 4 cm in meno del portoghese e la sue elevazione è arrivata 2,52 metri d’altezza.

La squadra del Napoli di Spalletti ha, in questo modo, vinto la sua ottava partita consecutiva in Serie A, scavalcando il Milan e portando alla seconda sconfitta consecutiva del Torino. La partita del 17 ottobre si è presentata complicatissima già dall’inizio: il gol di Di Lorenzo annullato dal Var per un fuorigioco, il palo di Lozano sulla ripresa, il Napoli fatica a calciare verso la porta avversaria, Insigne calcia male e Milinkovic-Savic lo blocca, sbagliando il rigore e infine nel terzo tempo decisivo il gol di Osimhen per il risvolto della partita. Il Napoli di Spalletti si aggiudica il posto da capolista già nelle prime otto giornate del campionato. Spalletti ha messo in campo una squadra organizzata con la migliore difesa della Serie A e che brilla di talento, tale da collezionare 24 punti in classifica. Allo stadio Maradona il dispiacere del primo tempo si trasforma in una gioia esasperata negli ultimi minuti di partita: dopo il gol di Osimhen il fiato sospeso dei napoletani dà il via a canzoni e salti da gioia che ravvivano quell’atmosfera di tensione che per un po’ aveva oscurato tutta la città.

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